Quando gay e lesbiche aiutarono la lotta dei minatori

Era il 1984 e Arthur aveva un problema: il governo inglese, guidato da Margareth Thatcher, stava smantellando le miniere in cui lavoravano oltre 20.000 minatori. I suoi minatori, perché Arthur era un sindacalista. I minatori cominciarono allora a manifestare, nella povertà estrema, ma la cosa non piacque al governo inglese, che li dipinse come criminali e li fece attaccare con violenza dalla polizia.
Ma i problemi di Arthur erano destinati a peggiorare: per indebolire la causa, i fondi del sindacato furono sequestrati.

Soli, senza diritti e affamati, i minatori stavano perdendo tutto.

Ed è a questo punto che arriva Mark. Mark ha 22 anni e sa benissimo cosa significhi trovarsi a lottare da soli per i propri diritti, ad essere picchiati alle manifestazioni e dipinti come una piaga sociale. E il motivo per cui lo sa, è che Mark è gay. Perciò decide di fondare uno dei movimenti più inattesi della storia: il LGSM (Lesbiche e Gay Sostengono i Minatori). E non un sostegno morale: parliamo di soldi e beni di prima necessità raccolti per aiutare i minatori a portare avanti gli scioperi.

Quindi Arthur ora aveva un altro problema: gli unici sostenitori della sua causa erano omosessuali, e i minatori, che provenivano da zone rurali, non volevano saperne. Ci fu bisogno dell’intervento di un altro sindacalista perché i minatori accettassero la solidarietà del gruppo di Mark, che li aiutò a portare avanti gli scioperi per un anno, al termine del quale, ridotti alla fame, essi dovettero comunque arrendersi e le miniere furono smantellate. Ma la storia non finisce qui.
Era il 1985 e Mark stava discutendo con il suo gruppo sulla possibilità o meno di politicizzare la sfilata del LGBT Pride, quando improvvisamente vide arrivare decine di pullman dai quali, con tanto di bandiere, scesero i minatori con le loro famiglie per sfilare alla testa del corteo.

Nello stesso anno, in occasione della conferenza del Partito Laburista, fu deliberato che il partito sostenesse i diritti di uguaglianza LGBT.

Il supporto del sindacato dei minatori fu determinante perché la mozione venisse approvata.

Dott.ssa Roberta Iuliano

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