Sebbene si tratti di un problema diffuso, è importante ricordare che ogni persona è diversa dalle altre, e di conseguenza anche la depressione lo è. Non solo perché può impattare in misura maggiore o minore sulla qualità della vita di una persona, ma anche perché ognuno vive tali sensazioni in modo diverso. Ci sono molti pregiudizi legati alla depressione, e bisogna considerare che essa non riguarda l’avere cattive abitudini o l’essere “pigri”: si tratta di una malattia grave, in cui intervengono anche modifiche fisiologiche. In presenza di depressione, spesso si crea un’iperattività dell’intero sistema corporeo agli ormoni dello stress. Vi sono degli studi che indicano uno squilibrio soprattutto a livello dei neurotrasmettitori: serotonina, noradrenalina e dopamina, e per questa ragione potrebbe essere necessario assumere dei farmaci utili a ripristinare il corretto equilibrio chimico.
Stare accanto a una persona che sta attraversando un periodo di depressione può farci sperimentare il suo stesso senso di impotenza e angoscia. A lungo andare, la relazione può diventare sempre più difficile: stanchezza, irritabilità e poca motivazione nel portare avanti anche le attività più semplici sono tutti sentimenti comuni in chi è depresso e possono suscitare incomprensione, frustrazione e rabbia nelle persone vicine. Il burnout (esaurimento) nei caregiver (persone che danno supporto) è una condizione diffusa e dolorosa, eppure raramente chi la vive chiede un supporto psicologico, perché l’attenzione verso la persona depressa fa spesso passare in secondo piano il proprio bisogno di sostegno.
Ho raccolto quindi una piccola serie di consigli per chi vive una relazione significativa con una persona depressa.
La prima cosa da fare è ricordarsi che la responsabilità di prendersi cura di qualcuno che sta male spetta ai professionisti della salute mentale: incoraggiamo la persona a cercare un aiuto competente e aiutiamola a portare avanti con costanza la terapia, anche farmacologica, che le verrà consigliata. Impariamo anche con lei a riconoscere i segni di eventuali ricadute, in modo da poter intervenire per tempo tornando in terapia quando serve.
Possiamo poi cercare di dare un aiuto pratico nella quotidianità: la depressione porta a perdere la voglia di fare anche le più piccole cose e per questo, senza sostituirci alla persona cara, possiamo aiutarla a portarle avanti, incoraggiandola al tempo stesso a mantenere un minimo di attività, soprattutto legata alla cura di sé .
Possiamo anche coltivare il nostro rapporto con lei mostrando interesse nei suoi confronti e condividendo attività piacevoli, approfittando dei momenti in cui la persona si sente meglio per incoraggiarla ad uscire e fare nuove amicizie, senza fare pressione ma invitandola ad approfittare dei momenti in cui si sente meglio per andare fuori e coinvolgersi in qualche attività sociale.
Può essere importante anche lasciare aperte diverse porte per il futuro ed evitare di mettere la persona davanti a decisioni definitive o particolarmente importanti, almeno finché il suo umore non sarà migliorato. Assumersi responsabilità eccessive o fare scelte drastiche quando si convive con la depressione può alimentare il problema andando a causare ulteriore stress. E’ consigliabile quindi rimandare le decisioni importanti e lavorare piuttosto per mantenersi aperte più possibilità.
Infine, è fondamentale ricordarsi di prendersi cura di sé e mantenere la propria vita, i propri spazi individuali e le proprie attività. Può essere difficile allontanarsi da una persona che sta male o continuare a portare avanti le proprie cose senza di lei, ma è fondamentale mantenere degli spazi di benessere individuale. Passare tutto il proprio tempo a contatto con vissuti d’impotenza e angoscia può nuocere non solo al nostro umore ma anche alla relazione stessa, facendo subentrare sentimenti di frustrazione e rabbia. Vedere che riusciamo a portare avanti la nostra vita, al contrario, sul lungo termine farà sentire anche la persona depressa meno in colpa e dipendente da noi, stimolandola a recuperare le risorse per riprendersi.