
A volte questa paura è data da esperienze pregresse che si sono rivelate deludenti (spesso in quei casi il farmaco era stato prescritto dal medico di base o da unə psichiatra che aveva visto la persona soltanto una volta): l3 pazienti lamentano di “non essersi sentit3 ascoltat3” o “compres3” da chi gliel’aveva prescritto e di aver deciso di interrompere precocemente l’assunzione del farmaco o di non cominciare proprio la terapia consigliata. In altri casi, la diffidenza si basa su una conoscenza indiretta più o meno approfondita degli psicofarmaci e su informazioni confuse o molto antiquate sugli effetti di tali sostanze sulle facoltà mentali delle persone. Ci sono poi casi di persone che hanno visto situazioni complesse di persone a loro vicine, che hanno assunto psicofarmaci, traendone delle conclusioni che le hanno spaventate. Nella restante percentuale delle persone, la paura ha a che fare con questioni valoriali che riguardano il “volercela fare da sol3“, l’associazione tra l’assunzione di farmaci e la gravità di una sintomatologia (“non sono così grave, non mi servono“!) o un approccio più genericamente contrario all’assunzione di “sostanze chimiche” in generale.



Molte delle credenze riguardo gli psicofarmaci, inoltre, dipendono da informazioni non corrette riguardo ad essi, per esempio la convinzione che portino ad assuefazione, scarsa lucidità o stati catatonici. Gli psicofarmaci richiedono un’assunzione controllata poiché possono avere effetti collaterali ed effetti indesiderati nelle prime fasi di assunzione o quando vengono sospesi (soprattutto se ciò viene fatto improvvisamente) ma se si seguono le indicazioni dellə professionista di riferimento non sono rischiosi e anzi aiutano la persona a recuperare il proprio equilibrio. Per raggiungere gli effetti desiderati può essere necessario assumere il farmaco regolarmente per mesi e poi effettuare un mantenimento della terapia per un altro periodo di tempo prima di essere sospesi gradualmente, sempre seguendo indicazioni mediche.

I pregiudizi che ruotano attorno alla salute mentale sono ancora tanti, è fondamentale adoperarsi per costruire nuovi significati e un nuovo senso della cura di sé.
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