Espatriare in coppia: 5 consigli per far durare la relazione

Scegliere di partire insieme può farci sentire disorientati: cambiare Stato assieme o con una famiglia già formata è un cambiamento che rischia di far vacillare la relazione. Ecco quindi alcuni aspetti che può essere utile tenere presente quando si decide di espatriare insieme al partner.

1. Condividere le responsabilità

Sia nelle fasi organizzative che dopo l’arrivo, può capitare che uno dei partner tenda ad assumersi più responsabilità dell’altro: perché la scelta di partire è stata principalmente sua, perché ha già un lavoro, parla meglio la lingua o perché pensa di doversi fare carico di tutto, svalutando inconsapevolmente il partner e sentendosi arrabbiato o in ansia.

Di contro, l’altro partner può sperimentare sensazioni di incertezza, vuoto, tristezza o perdita di senso personale, percependo una disparità di risorse nella coppia.

Suddividere i compiti pratici fra i partner e mettere in campo le diverse capacità di ciascuno può aiutare a distribuire in modo più equo le responsabilità.


2. Costruire nuovi legami

Subito dopo l’arrivo, uno o entrambi i partner possono riversare all’interno della coppia tutti i bisogni di affetto, condivisione e supporto come risposta alla paura della solitudine, alle difficoltà di adattamento o alla nostalgia di un senso di appartenenza. Questa “chiusura della coppia” in se stessa, a lungo andare può aumentare i conflitti tra i partner o può rendere ancora più difficile l’inserimento nel paese d’arrivo, aumentando l’isolamento.

E’ importante che ciascun partner abbia la possibilità di avere spazi individuali fuori dalla coppia, inclusa quella di stringere nuove amicizie. Può essere utile inoltre cercare altre coppie con cui trascorrere il tempo libero.


3. Parlare della famiglia e dei figli

Una delle difficoltà nella coppia può essere data dalla differenza con cui i partner pensano alla famiglia d’origine e alla possibilità di avere dei figli, o di crescere quelli che hanno già. Possono nascere sensi di colpa o conflitti sulla frequenza con cui sentire o rientrare per fare visita ai familiari, e il tema del futuro può essere minaccioso: cosa accadrà quando i genitori invecchieranno? Quando e dove si può pensare di fare un figlio? Quali difficoltà possono avere i bambini che crescono in un luogo diverso da quello dei genitori? E se poi si volesse rientrare?

Aprire un canale di dialogo fatto di ascolto e comprensione su questi temi è fondamentale: anche se si hanno idee diverse resta importante cercare il confronto.


4. Comprendere le differenze

Alcune differenze tra i partner possono far emergere incomprensioni, sentimenti d’invidia, rabbia e conflitti: la diversa capacità di adattamento, le disparità economiche e lavorative, la diversa attitudine a socializzare o il fatto di riuscire a sentirsi a casa nel paese d’arrivo mentre il partner non condivide questa sensazione. Anche il modo in cui entrambi i membri preferiscono affrontare i problemi e lo stress può essere diverso: alcuni si sentono supportati se ricevono un aiuto materiale, per altri invece può essere più importante parlare e sentirsi ascoltati.

Capire che l’altro è diverso da noi, chiedere cosa lo fa sentire supportato, cosa teme, di cosa ha bisogno o come vede i problemi può aiutare la coppia a comprendersi.


5. Sentirsi liberi di tornare indietro

Quando si parte non si può mai avere la certezza di cosa accadrà una volta arrivati, e non è detto che entrambi i partner condivideranno la stessa esperienza o le stesse sensazioni sul paese d’arrivo. Lo spaesamento, le difficoltà d’integrazione, la solitudine, i problemi economici e la nostalgia sono tutti aspetti che possono pesare su uno o su entrambi i membri della coppia.

Ascoltare se stessi, soprattutto quando si sente che il partner la pensa diversamente, può non essere facile, e ammettere di voler tornare nel paese d’origine può essere difficile.

Riflettere individualmente su COME ci si sente e cosa si vuole è importante per capire se si vuole restare, per poi parlarne in coppia, possibilmente in modo onesto e sereno.

Dott.ssa Roberta Iuliano

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