Depressione
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E’ ora di abbattere lo stigma sugli psicofarmaci
Condivido questo bellissimo post di Factanza sui pregiudizi legati agli psicofarmaci, perché è un argomento che mi capita di affrontare spesso in terapia. Ne approfitto per ricordare che le uniche persone che possono prescrivere psicofarmaci sono professionisti che provengono dalla facoltà di Medicina, quindi medici o psichiatri, non psicolog3 e psicoterapeut3 provenienti dalla facoltà di Psicologia. Tuttavia, quest3 ultim3 possono valutare insieme alla persona se possa avere senso avvalersi del consiglio di altr3 specialist3 per un eventuale supporto farmacologico. Mi capita perciò di frequente che fin dal primo colloquio le persone si dichiarino contrarie alla possibilità di avvalersi di un supporto farmacologico. A volte questa paura è data da esperienze…
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“Io sono come il piccolo anemone”: la paura del dolore
“Io sono come il piccolo anemone che ho visto una volta a Roma nel giardino, si era talmente aperto durante il giorno che non riusciva più a chiudersi per la notte. Fu terribile vederlo sul prato oscuro, spalancato, come continuava ad assorbire nel calice quasi follemente lacerato, e sopra di lui la notte eccessiva che non trovava fine. E accanto tutti i saggi fratelli, ognuno chiuso nella sua piccola misura di abbondanza. Anch’io sono così inguaribilmente rivolto all’esterno, senza rifiutare nulla, i miei sensi, senza chiedermelo, trapassano in ogni possibile elemento di disturbo, se c’è un rumore mi do per vinto e sono quel rumore, e poiché tutto ciò che…
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“Non ho tempo!” – Perché le nostre vite sono così impegnate?
La sensazione di non avere abbastanza tempo per fare tutto ciò che si vorrebbe, o che si pensa di dover fare, accomuna moltissime persone e si accompagna spesso ad altre sensazioni quali ansia, stress, pesantezza, irritabilità e affaticamento persistente. Ma cosa intendiamo quando diciamo: “non ho tempo“? In alcuni casi, la sensazione ha a che fare con una vita lavorativa i cui orari e confini sono arrivati a inglobare anche il tempo che vorremmo dedicare a noi stess3 o alle nostre relazioni personali. Per altre persone, invece, si tratta piuttosto dell’idea di non riuscire a portare a termine tutto ciò che si erano prefissate. In altri casi ancora, tutti gli…
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Perché iniziare una psicoterapia?
Cosa racconta chi chiede di cominciare un percorso di psicoterapia? A volte è difficile decidersi: pensiamo di preferire “fare da solə“, che “(senza offesa dottoressa) ma io in queste cose non ci credo tanto“, che non faccia per noi stare a parlare con qualcuno che “ci ascolta e basta“, i soldi, il tempo, ma tanto il problema sono io, ma tanto il problema sono gli altri, continuo così ancora per un po’ e vediamo come va… A volte è MOLTO difficile decidersi. Questo perché abbiamo delle idee su cosa accadrà nel momento in cui faremo questa scelta, che rischia di cambiare l’idea che abbiamo di noi stessə e quella che…
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Se la pandemia doveva insegnarci qualcosa era la centralità della psiche
Da tempo volevo lasciare il mio pensiero su alcuni aspetti legati alla pandemia ma anche ora riesco solo a restituire impressioni appena abbozzate. Come quella che ho avuto ieri quando un bambino a scuola mi ha chiesto di fargli “il disegno più difficile che avessi mai fatto” e io ho disegnato il suo ritratto: non vedo il suo volto per intero da due anni. Due anni passati a indovinare dalla pronuncia delle sue parole quanti denti gli fossero caduti, dal tono della sua voce se dietro la mascherina stesse sorridendo. Due anni di: parla più forte che non ti sento! Stai lontano dai tuoi compagni! Corri a lavarti le mani! O quella…
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Non guardare giù! – La sensazione di non fare abbastanza
Oggi parliamo di scale e del sentire di non stare facendo, di non aver dato o di non essere mai “abbastanza”. La metafora della scala è stata usata dalla giornalista Amy Gahran per parlare delle aspettative sociali connesse alle relazioni intime, di come ci sentiamo all’idea di disattenderle o della fatica che facciamo anche solo ad immaginare alternative possibili ad esse. Si parla di scala, perché c’è un’elevata comunanza nell’immaginare le relazioni sentimentali come un percorso a gradini, che va dal corteggiamento al matrimonio, alla messa al mondo di figli. Questa progressione sembra lasciare poco spazio alle alternative, e quando qualcosa va storto, la sensazione è un po’ quella di…
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Come aiutare una persona depressa
La depressione è molto comune: una persona su cinque ne è colpita nel corso della sua vita e i vissuti che la accompagnano più spesso sono: umore cupo perdita di interesse vuoto interiore apatia disturbi del sonno inappetenza o iperalimentazione. Sebbene si tratti di un problema diffuso, è importante ricordare che ogni persona è diversa dalle altre, e di conseguenza anche la depressione lo è. Non solo perché può impattare in misura maggiore o minore sulla qualità della vita di una persona, ma anche perché ognuno vive tali sensazioni in modo diverso. Ci sono molti pregiudizi legati alla depressione, e bisogna considerare che essa non riguarda l’avere cattive abitudini o…