Relazioni
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“Io sono come il piccolo anemone”: la paura del dolore
“Io sono come il piccolo anemone che ho visto una volta a Roma nel giardino, si era talmente aperto durante il giorno che non riusciva più a chiudersi per la notte. Fu terribile vederlo sul prato oscuro, spalancato, come continuava ad assorbire nel calice quasi follemente lacerato, e sopra di lui la notte eccessiva che non trovava fine. E accanto tutti i saggi fratelli, ognuno chiuso nella sua piccola misura di abbondanza. Anch’io sono così inguaribilmente rivolto all’esterno, senza rifiutare nulla, i miei sensi, senza chiedermelo, trapassano in ogni possibile elemento di disturbo, se c’è un rumore mi do per vinto e sono quel rumore, e poiché tutto ciò che…
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Perché iniziare una psicoterapia?
Cosa racconta chi chiede di cominciare un percorso di psicoterapia? A volte è difficile decidersi: pensiamo di preferire “fare da solə“, che “(senza offesa dottoressa) ma io in queste cose non ci credo tanto“, che non faccia per noi stare a parlare con qualcuno che “ci ascolta e basta“, i soldi, il tempo, ma tanto il problema sono io, ma tanto il problema sono gli altri, continuo così ancora per un po’ e vediamo come va… A volte è MOLTO difficile decidersi. Questo perché abbiamo delle idee su cosa accadrà nel momento in cui faremo questa scelta, che rischia di cambiare l’idea che abbiamo di noi stessə e quella che…
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Ansia e intimità
Se nelle nostre relazioni ci sentiamo spesso in prestazione e in ansia è facile che queste sensazioni abbiano implicazioni anche nel modo in cui viviamo l’intimità. Possiamo sentirci in ansia se siamo persone che tendono a vivere i rapporti con gli altri in termini di adeguatezza, ovvero con l’idea di dover andare incontro alle aspettative degli altri per evitare di perdere la relazione con loro. Nell’intimità questo si traduce nella tendenza a pensare che la cosa più importante sia riuscire a soddisfare l’altrə, piacere esteticamente ed essere bravə a letto. Se per qualche motivo ci si sente inadeguatə o si teme che l’altrə possa restare delusə, possiamo mettere in atto delle strategie…
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5 miti sull’amore che ci fanno male
Quante volte abbiamo sentito dire l’espressione la mia metà? O pensato che l’amore vero vince su tutto? La costruzione romantica dell’amore promossa in questi termini può contribuire a mantenere processi pericolosi per il nostro benessere. Coral Herrera Gómez, femminista spagnola, non si sbaglia quando sostiene che l’amore romantico uccide in quanto contribuisce a favorire processi di dipendenza reciproca nei/nelle partner, a svantaggio soprattutto delle donne in coppie eterosessuali. Incarnare lo stereotipo del principe azzurro e voler essere trattate come principesse può diventare facilmente terreno di abuso nel momento in cui entrano in campo le dinamiche di possesso, di isolamento e di sacrificio personale. In questi casi, è importante comprendere che entrambi i/le…
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Non guardare giù! – La sensazione di non fare abbastanza
Oggi parliamo di scale e del sentire di non stare facendo, di non aver dato o di non essere mai “abbastanza”. La metafora della scala è stata usata dalla giornalista Amy Gahran per parlare delle aspettative sociali connesse alle relazioni intime, di come ci sentiamo all’idea di disattenderle o della fatica che facciamo anche solo ad immaginare alternative possibili ad esse. Si parla di scala, perché c’è un’elevata comunanza nell’immaginare le relazioni sentimentali come un percorso a gradini, che va dal corteggiamento al matrimonio, alla messa al mondo di figli. Questa progressione sembra lasciare poco spazio alle alternative, e quando qualcosa va storto, la sensazione è un po’ quella di…
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“Orme” – Servizio di psicoterapia per residenti all’estero
Penso che niente possa riassumere il senso del viaggio come le orme. Le orme s’imprimono con costanza e precisione sul terreno, testimoniando senza possibilità di dubbio il nostro percorso, ricordandoci da dove proveniamo, quanta strada abbiamo fatto e verso quale direzione siamo direttə. Ci ricordano che siamo sempre in movimento, persino nei momenti in cui ci sentiamo più impantanati. Stiamo sempre lasciando inevitabilmente un segno che parla di noi: del carico che portiamo, della lunghezza dei nostri passi, del tempo che abbiamo trascorso ad aspettare, magari spostando il peso da un piede all’altro e, a volte, della nostra solitudine. Ci ricordano che un passaggio c’è stato, che il nostro viaggio ci…
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La felicità: una storia d’impasti e demoni interiori
“In genere consideriamo la felicità un sentimento la cui durata appare troppo breve. Non siamo noi a raggiungerla, è lei ad afferrarci. Noi diciamo che: “la felicità è breve”, perché la guardiamo nel momento stesso in cui siamo caduti dall’attimo. Ma nell’attimo, nel momento in cui l’uomo si sente felice, esso prova felicità proprio perché il tempo svanisce. E resta nella memoria alla stregua di una pienezza che precede la perdita. Questo sentimento corrisponde a ciò che i Greci chiamavano «eutychìa»: il «buon accadimento», la sorte benevola. Vi era però anche un’altra espressione, «eudaimonìa», che significava «un demone che opera a tuo vantaggio». Socrate afferma che il demone è dentro di…
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Italiani all’estero: mantenere i legami
In un percorso di psicoterapia online con persone italiane residenti all’estero, spesso mi è capitato d’imbattermi nel tema dei legami affettivi. I rapporti d’amicizia e di coppia che nascono all’estero mi vengono descritti spesso come “difficili”: può essere difficile per una persona adulta che arrivi in un nuovo paese stringere legami al di fuori del contesto lavorativo; ancora più complesso può essere portarli in profondità, fino a far diventare una persona nuova un autentico punto di riferimento; per moltə inoltre, le continue restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria hanno segnato un’ulteriore battuta di arresto nell’ampliamento della rete di conoscenze. Eppure è fondamentale continuare a darsi questa possibilità e non rimandare a tempi…
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Espatriare in coppia: 5 consigli per far durare la relazione
Scegliere di partire insieme può farci sentire disorientati: cambiare Stato assieme o con una famiglia già formata è un cambiamento che rischia di far vacillare la relazione. Ecco quindi alcuni aspetti che può essere utile tenere presente quando si decide di espatriare insieme al partner. 1. Condividere le responsabilità Sia nelle fasi organizzative che dopo l’arrivo, può capitare che uno dei partner tenda ad assumersi più responsabilità dell’altro: perché la scelta di partire è stata principalmente sua, perché ha già un lavoro, parla meglio la lingua o perché pensa di doversi fare carico di tutto, svalutando inconsapevolmente il partner e sentendosi arrabbiato o in ansia. Di contro, l’altro partner può…